IL FACT CHECKING DI ANSA
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La metà del mese di ottobre appena trascorso è stata caratterizzata da alcune tempeste di vento e di pioggia che in molte regioni italiane ed anche in Francia hanno provocato esondazioni, allagamenti, danni alle infrastrutture e vittime. E sembrano proprio esserci le prime evidenze scientifiche che il cambiamento climatico sta influenzando direttamente questi fenomeni. Secondo l'organizzazione ClimaMeter le condizioni meteorologiche che hanno innescato molteplici inondazioni in Italia erano estremamente rare, in termini di forza e intensità, rispetto ai dati storici di tempeste simili. Ci sono pochi dati storici che corrispondono all'intensità della tempesta. Le depressioni mediterranee simili a quella che ha causato molteplici inondazioni in Italia nell'ottobre 2024, mostrano precipitazioni aumentate (fino a 10 mm/giorno, o fino al 25% in più di precipitazioni) e producono venti più forti (fino a 6 km/h, che rappresentano un aumento del 10% della forza del vento) nel presente rispetto al passato. Fenomeni naturali come la Pacific Decadal Oscillation e la Atlantic Multidecadal Oscillation potrebbero aver avuto un ruolo nel guidare la traiettoria della depressione che ha causato le inondazioni ma non potrebbero spiegare da soli l'entità dei cambiamenti osservati. La metodologia usata da Climameter è confrontabile qui. L'evidenza non è solo in relazione a quanto accaduto durante il mese di ottobre in Italia. Già a settembre in Usa l'università di Yale ha pubblicato un articolo che mette in evidenza le conseguenze innescate da alti tassi di umidità che impattano con improvvise correnti a getto. Già l'anno scorso anche l' Isac-Cnr aveva affrontato la qeustione dopo l'alluvione di maggio 2023.
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