Sarà presentato un Simposio etrusco-ellenico dedicato all'incontro tra due culture tanto geograficamente lontane quanta vicine nell'essenza. L'iniziativa è ispirata ad Aristotele, uno dei cittadini più illustri della Macedonia. Sarà per questo intitolata Ef Zin, che letteralmente significa "star bene fisicamente e spiritualmente", scelta non casuale perché anche al centro della campagna di promozione della Toscana.
Si racconteranno la Macedonia centrale e quella orientale, che hanno in comune con la Toscana la vocazione al viaggio come esperienza all'insegna del benessere interiore e fisico, unite dall'archeologia, dalle biosfere, dai beni Unesco, dal profondo senso della bellezza, dalla buona cucina, dall'olio d'oliva, dal vino e dal miele.
I rappresentanti istituzionali della Penisola Calcidica presenteranno Stagira, il sito archeologico della città natale del filosofo greco, che ospiterà il simposio etrusco-toscano nel prossimo giugno 2023. Sarà poi la volta della produttrice dell'olio greco più antico, quello di Cefalonia, Mariana Galiatsatos, che dialogherà con la produttrice toscana di Trequanda, Carlotta Pometti.
Da qui l'occasione per presentare anche il progetto di turismo femminile "Benvenute" che per l'occasione diventerà anche Benvenute… in Grecia. La presidente della comunità ellenica di Milano Sofia Zafiropoulou e il professor Giuseppe Zanetto (ordinario di letteratura greca all'università di Milano) racconteranno uno dei personaggi femminili più iconici, Maria Callas, della quale ricorrono quest'anno i 100 anni dalla nascita. Ospite dell'Agorà etrusco-ellenica anche il Mascagni Festival di Livorno, che presenterà la speciale giornata dedicata alla Divina e alla Cavalleria rusticana del prossimo 4 agosto 2023. Una soprano del festival intonerà un'aria dell'opera di Mascagni nel ruolo di Santuzza: quello di debutto della Callas nel 1939 e da lei interpretato per l'ultima volta proprio il 4 agosto 1957.
Gli eventi continueranno allo stand della Toscana, con un confronto etrusco-ellenico tra donne produttrici di vini autoctoni in Grecia e Toscana. Il racconto si sposterà quindi sul confronto tra il cosiddetto "miele di Aristotele", perché prodotto nella Penisola Calcidica sin dai tempi del filosofo, e il miele più antico toscano, realizzati entrambi da donne.
Sarà poi la volta di un menù costruito a 4 mani e raccontato da due chef: la toscana, Mariella Lencioni, e la greca Yota Koufadaki, interpreti entrambe delle antiche tradizioni culinarie toscane e greche. (ANSA).