L'Università del Salento e il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) hanno intrapreso un piano di riforestazione sperimentale che, grazie alla collaborazione con il Comune di Otranto, verrà esteso anche al territorio idruntino, con la creazione di un corridoio ecologico a funzionalità integrata. I turisti, infine, saranno coinvolti con la facoltà di adottare un albero per partecipare al progetto di riforestazione e intraprendere, di fatto, un nuovo percorso culturale di sensibilità ambientale. La messa a dimora della vegetazione autoctona sarà a tutela dei cambiamenti climatici nel pieno rispetto delle linee guida dell'Agenda ONU 2030 sullo Sviluppo Sostenibile.
"Nel quadro delle manifestazioni e degli eventi che il Comune ha inteso promuovere per la Candidatura di Otranto a Capitale italiana della Cultura 2025, il tema del paesaggio si pone quale elemento centrale, in un'ottica integrata e armonica, che abbraccia anche gli altri profili della multiculturalità e della valorizzazione di un territorio ricchissimo dal punto di vista storico, artistico, ambientale", dichiara Vincenza Filippi, Commissario prefettizio. E continua. "A tal fine, il paesaggio rappresenta un bene culturale complesso, in cui la vita delle millenarie generazioni precedenti che hanno abitato questo lembo di terra, si estende a quelle future, in una visione etica condivisa in grado di tutelare la sostenibilità ambientale e gli ecosistemi. L'idea propulsiva dell'evento è finalizzata ad approfondire elementi di riflessione e ad attuare iniziative concrete sul tema del paesaggio ferito negli ultimi anni dalla piaga della xylella, la cui storia millenaria abbraccia congiuntamente popoli e culture diverse, terra e mare, Oriente e Occidente".
"Un'iniziativa che si richiama ad una delle idee-guida del Dossier - aggiunge Fabio Pollice, Magnifico Rettore dell'Universitàà del Salento - di candidatura della città di Otranto a Capitale Italiana della Cultura: fare di Otranto un ecosistema culturale, espressione di un modello di sviluppo sostenibile che integri natura e cultura in un'armoniosa relazione di reciprocità, mettendo in valore ciò che questa terra ha ereditato dal proprio passato. Non si tratta semplicemente di dare avvio ad un intervento di riforestazione, ma di portare la comunità locale, e più in particolare le giovani generazioni, a riappropriarsi del proprio paesaggio, a farne oggetto di una progettualità condivisa, a farsi comunità di paesaggio. I protagonisti assoluti di questo evento sono certamente loro, gli studenti dell'Istituto Comprensivo Karol Wojtyla, perché sono loro che vedranno crescere gli alberi, è per loro che abbiamo costruito il progetto di candidatura ed è a loro che affidiamo il futuro di questa terra, certi che abbiano la forza e la determinazione per farne un esempio di sostenibilità per l'intera regione mediterranea". (ANSAmed).