Il dato è stato sottolineato a una conferenza svoltasi giovedì al Cairo per segnare il completamento del progetto triennale "Supporting to the nursing improvement in three governorates in Egypt" finanziato dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e condotto in cinque dei 27 governatorati egiziani: inizialmente a Port Said, Ismailia e Sinai del Sud ma poi, su richiesta del ministero della Salute egiziano, anche in quelli di Luxor e Assuan.
Partner del progetto, oltre ad Aispo, sono stati anche il Gruppo San Donato - con l'Ospedale San Raffaele e l'Università Vita e Salute entrambi di Milano - e l'Associazione bambini cardiopatici nel mondo ed è stato coordinato in loco da Susanna Padrini dell'Aics.
L'iniziativa punta ad una formazione di base continua in ambito infermieristico sulla scorta del "modello italiano", ha sottolineato all'ANSA il direttore di Aispo, Federico Chiodi: una "formazione non solo teorica ma soprattutto anche pratica", condotta ad esempio su "manichini tecnologici" per "consentire all'infermiere di trattare adeguatamente il paziente", ha aggiunto. Il finanziamento è stato di circa due milioni di euro da parte italiana con "cofinanziamento" egiziano e degli enti partner di "circa un altro milione", ha precisato rispondendo a domande.
Iniziato formalmente nel 2019, a causa della pandemia di Covid il progetto è stato in pratica portato avanti molto rapidamente solo dall'ottobre 2020, ha sottolineato Chiodi nel suo intervento alla conferenza sui risultati ma anche sulle prospettive dell'iniziativa. Per condurre i corsi, il progetto ha "già riabilitato diverse scuole", ha notato.
Il portavoce del ministero della Sanità egiziano, Hossam Abd Elghaffar, parlando a nome dell'omonimo ministro Khaled, ha dichiarato che "con forte volontà politica, determinazione e inclusività stiamo ricostruendo" il "nostro sistema sanitario con i nostri partner dall'Italia". "Spero che continueremo la nostra cooperazione molto fruttuosa ed efficace", ha sottolineato Hossam.
In un video proiettato durante la conferenza è stato sottolineato che "per il futuro sarà importante consolidare innanzitutto le attività che sono state fatte fino ad adesso" e svilupparle "in altre parti" dell'Egitto.(ANSAmed).