''Abbiamo fatto questa scelta per essere vicini ai nostri clienti - spiega Burak Celet, figlio del fondatore e ceo dell'azienda -. Siamo una delle più antiche manifatture della Turchia, siamo specializzati anche nel training, abbiamo una scuola dentro la nostra azienda per formare i dipendenti della manifattura. Nel nuovo polo produttivo in Toscana faremo prototipi e produzione''. L'obbiettivo è rendere questa nuova sede italiana un punto strategico per il business dell'azienda, che conta in Turchia 2.000 dipendenti, di cui 1.500 impiegati nella manifattura e 500 nel retail (l'azienda possiede 60 negozi in Turchia, per scarpe, accessori e abbigliamento in pelle), e mira a chiudere il 2022 con un fatturato da 80 milioni di euro.
Conta già uffici a Londra, Milano, Dusseldorf e Sofia e dal 2003 è quotata in borsa.
Ciò che ha permesso all'azienda di svilupparsi e stringere partnership durevoli nel corso degli anni con le aziende del lusso, è in primis il completo controllo dell'intera filiera che permette la verifica di ogni singola fase di lavorazione all'interno dei propri siti produttivi: dall'approvvigionamento alla conceria, dal finissaggio alla confezione dei prodotti tramite un sofisticato sistema di tracciamento. (ANSAmed).