VENEZIA - Apre l'8 marzo la mostra "Passato e futuro si incontrano a Porto Marghera - Un secolo di storia industriale raccontato attraverso le immagini dell'Archivio Fotografico Edison". Oltre 250 scatti per illustrare le attività industriali svolte a Porto Marghera (Venezia), uno dei maggiori poli strategici italiani, in gran parte relative a impianti e persone del ramo chimico, petrolchimico e siderurgico delle storiche società Montecatini, Edison, Montecatini Edison, Montedison. L'allestimento, con ingresso libero, rimarrà aperto al pubblico da oggi al 22 aprile a Forte Marghera, a Mestre, dal mercoledì alla domenica.
Il percorso espositivo intende valorizzare il legame storico con il territorio in oltre 100 anni di presenza industriale. Nel 1882 l'allora Comitato Edison realizzò l'illuminazione dello stabilimento "S.A. Cotonificio Veneziano" e successivamente partecipò alla costituzione della società per l'illuminazione elettrica della città.
L'allestimento prende le mosse dagli anni dei lavori di costruzione degli stabilimenti chimici e siderurgici nella Prima Zona Industriale di Porto Marghera allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Prosegue poi con gli anni della ricostruzione e del boom economico, con il rilancio delle attività chimiche e il lancio di nuove produzioni di plastiche e fibre tessili artificiali nella Seconda Zona Industriale.
Con la nazionalizzazione dell'energia nel 1962, Edison acquisisce nel luglio 1966 il controllo della Montecatini, creando il gruppo Montecatini Edison Spa (poi Montedison), con uno dei maggiori colossi petrolchimici del mondo. Anni anche di forte conflittualità sociale in cui crescono gli estremismi politici, che colpiranno anche la Montedison, fino al 1997, quando termina l'avventura chimica del Gruppo.
Oggi l'azienda è impegnata nel completo rifacimento della centrale termoelettrica di Porto Marghera, e nello sviluppo e sperimentazione dell'idrogeno attraverso la partecipazione nel consorzio Hydrogen Park. (ANSAmed).