Di grande interesse si rivelano i numerosi "ostraka", frammenti di vasi o schegge di pietra utilizzati dagli Egizi per esercitarsi, come su una sorta di 'tablet' contemporanei, nella scrittura e nel disegno. I testi tramandati sono di varia natura: da documenti amministrativi ed economici a scritti di carattere religioso o letterario, poesie d'amore e lettere private. In esposizione anche disegni di scorci più intimi, come l'"ostrakon" che raffigura una scena di allattamento o quello che rappresenta due donne intente a ingioiellarsi all'interno delle loro stanze. La grande mostra sull'Egitto, che resterà aperta per quasi cinque mesi sino al 7 maggio 2023, ha aperto nell'anno in cui vengono celebrati gli anniversari di due avvenimenti fondamentali per la storia dell'Egittologia: i 200 anni dalla decifrazione dei geroglifici da parte di Champollion e il centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon.
(ANSAmed).