Forte l'incremento delle esportazioni verso Ungheria, Polonia e Repubblica ceca e Regno Unito, mentre è in controtendenza il Giappone, dove pesa la riduzione delle forniture di tabacchi lavorati e la Russia. Performance positiva per tutti i principali comparti e categorie, con le uniche eccezioni, tra i primi 20 prodotti esportati, di mele e uva da tavola. I vini in bottiglia raggiungono 5,2 miliardi di euro di export (+6,6%), grazie all'aumento dei prezzi che compensa largamente la riduzione dei volumi (-2,3%); le esportazioni in valore delle paste alimentari aumentano del 38,4% rispetto al 2021 e quelle dei vini spumanti del 19,4%; crescono in misura consistente anche le esportazioni di caffè torrefatto e di prodotti da forno. Anche dal lato delle importazioni, l'Ue si conferma il principale partner dell'Italia con una quota del 69% pari a 43 miliardi. Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi sono i principali fornitori, ma spicca il Brasile dal quale l'Italia ha aumentato di oltre il 50% le sue importazioni. (ANSAmed).
Ismea, webinar sull'export agroalimentare da 60 miliardi
Il 27/4 nuovo report su internazionalizzazione.Ue assorbe il 57%
Forte l'incremento delle esportazioni verso Ungheria, Polonia e Repubblica ceca e Regno Unito, mentre è in controtendenza il Giappone, dove pesa la riduzione delle forniture di tabacchi lavorati e la Russia. Performance positiva per tutti i principali comparti e categorie, con le uniche eccezioni, tra i primi 20 prodotti esportati, di mele e uva da tavola. I vini in bottiglia raggiungono 5,2 miliardi di euro di export (+6,6%), grazie all'aumento dei prezzi che compensa largamente la riduzione dei volumi (-2,3%); le esportazioni in valore delle paste alimentari aumentano del 38,4% rispetto al 2021 e quelle dei vini spumanti del 19,4%; crescono in misura consistente anche le esportazioni di caffè torrefatto e di prodotti da forno. Anche dal lato delle importazioni, l'Ue si conferma il principale partner dell'Italia con una quota del 69% pari a 43 miliardi. Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi sono i principali fornitori, ma spicca il Brasile dal quale l'Italia ha aumentato di oltre il 50% le sue importazioni. (ANSAmed).