Parlando di "passi fatti per convincerlo ad andare a vederlo", lo storico dell'arte ha espresso riserve a proposito della trasferta: la "inaccettabile" situazione dei diritti umani in Arabia Saudita ha messo quel Paese all'indice della comunità internazionale. E tuttavia Kemp ha detto che sarebbe pronto ad andare se la sua presenza dovesse aiutare a portare il dipinto "di nuovo alla luce del sole".
Una vera 'primula rossa' nel mondo dell'arte da quando cinque anni fa è stato battuto da Christie's, il 'Salvator Mundi' sarebbe stato dipinto intorno al 1500 da Leonardo con l'aiuto di uno o più' allievi. Soprannominato da alcuni "la Gioconda in versione maschile", raffigura Cristo nell'atto di benedire con una mano mentre nell'altra regge un globo di cristallo. Dopo la vendita per una cifra tuttora insuperata nel mercato delle aste, molte perplessità sono state sollevate sulla autenticità del quadro. L'anno scorso il Prado si è unito alle voci secondo cui il dipinto non sarebbe stato dipinto da Leonardo, bensì da allievi che agivano sotto la sua supervisione. E' dal 2017, quando fu esposto da Christie's, che il Salvator Mundi non viene visto in pubblico. Prima di allora, nel 2011, era stato incluso nella grande mostra su Leonardo alla National Gallery di Londra, mentre nei cinque anni successivi all'asta una ridda di voci si era levata su dove fosse finito il quadro. Tra le più rocambolesche, oltre all'immancabile caveau svizzero, ci sarebbe stato lo yacht di Salman, con le inevitabili preoccupazioni che l'effetto della salsedine avrebbero potuto avere sullo stato di conservazione del quadro.
L'Arabia Saudita sta facendo enormi investimenti sulle sue istituzioni culturali: il prossimo anno aprirà nel nord ovest del Paese il vasto complesso Wadi AlFann di cui la curatrice britannica Iwona Blazwick, per due decenni alla guida della Whitechapel Gallery, è stata reclutata come consulente.(ANSAmed).