(ANSAmed) - TUNISI, 28 OTT - L'Ambasciata d'Italia in Tunisia
e l'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) di
Tunisi hanno organizzato l'evento 'La tavola verde 2/Produrre
diversamente per #FameZero'. L'evento ha visto "decisori
politici, organizzazioni internazionali, società civile, settore
privato e i cittadini riflettere sull'urgenza e i benefici di
una produzione alimentare responsabile che soddisfi i bisogni
della comunità umana e preservi le risorse naturali in vista di
un legame più sostenibile e rispettoso tra persone e
territorio", si legge in una nota dell'Aics.
Ad aprire il dibattito l'ambasciatore d'Italia in Tunisia,
Fabrizio Saggio, il ministro dell'Agricoltura tunisino, Mahmoud
Elyes Hamza e la sindaca di Tunisi, Souad Abderrahim. Nel cuore
della Medina di Tunisi, nel Presbiterio della chiesa del Santa
Croce, rinnovato grazie ai fondi italiani e simbolo della
pacifica coesistenza di culture, si sono ritrovati intorno al
tavolo del dibattito l'Aics Tunisi, l'Istituto di Ricerca e
dell'Insegnamento Superiore Agricoli (Iresa), la Fao, il Ciheam
di Bari, il Cefa, le associazioni tunisine Exploralis e Atuge e
un produttore biologico. I due panel, uno sulla produzione
sostenibile per la transizione ecologica e la sicurezza
alimentare, l'altro sul valore aggiunto di una produzione locale
e biologica, hanno sollecitato il confronto di idee e la
condivisione di informazioni potenzialmente convertibili in
nuove politiche, investimenti e cambiamento di comportamento. In
un mondo in cui una crisi localizzata ha ripercussioni globali,
in cui il cambiamento climatico e l'eccessivo sfruttamento delle
risorse naturali minacciano il patrimonio naturale, la
Cooperazione italiana ha voluto organizzare un evento formativo
e ludico per richiamare l'attenzione dei singoli cittadini,
delle istituzioni e della società civile sull'urgenza di
ripensare le modalità di funzionamento della popolazione in
un'ottica di conservazione e rigenerazione degli ecosistemi, si
legge in una nota dell'Aics. (ANSAmed).