IL CAIRO - In Egitto le banche inizieranno nei prossimi giorni a fornire i dollari necessari per eliminare un accumulo di importazioni bloccate nei porti egiziani: lo segnala oggi il sito Middle East Eye (Mee) sottolineando un recente dichiarazione del presidente egiziano, Abdel-Fattah al-Sisi.
L'Egitto ha dovuto far fronte a carenze di alimentari, medicine e articoli per la casa a causa del deprezzamento della propria valuta e del conseguente rafforzamento del dollaro, ricorda il sito dando conto della dichiarazione fatta lunedì.
Il Paese ha bisogno della moneta statunitense per rimborsare circa 158 miliardi di dollari di debito estero nei prossimi anni, ma ha anche bisogno di valuta estera per pagare le importazioni. In risposta alla crisi innescata da pandemia e guerra in Ucraina, il Cairo ha implementato una serie di restrizioni all'importazione, rendendo più difficile per le imprese l'accesso alla valuta pregiata, inclusa una norma che impone alle società di ottenere lettere di credito per acquisti esteri.
Il risultato è stato un accumulo di merci importate nei porti egiziani e carenze di prodotti in tutto il Paese, anche italiani come ha costatato l'ANSA. Il primo ministro, Mostafa Madbouly, ha affermato che sono stati compiuti progressi per eliminare l'arretrato e che circa 5 miliardi di dollari di merci sono state sdoganate dai porti nelle ultime settimane, ma che altri 9,5 miliardi di dollari di prodotti rimangono bloccati, riporta ancora il Mee.