Il CAIRO - Un tribunale egiziano speciale ha condannato quattro attivisti per i diritti umani a pene detentive fino a 15 anni per "terrorismo". Mary Lawlor, relatrice speciale sulla situazione dei difensori dei diritti umani dell'Onu, aveva twittato sabato che avrebbe seguito da vicino il verdetto per i quattro attivisti, sostenendo che erano stati "detenuti arbitrariamente nel 2018, fatti sparire con la forza, torturati e accusati in un processo iniquo per aver aderito a un gruppo terroristico".
Mohammed Abu Horayra, avvocato, ha ricevuto una condanna a 15 anni. Sua moglie Aisha Khairat al-Shater, figlia dell'ex leader dei Fratelli Musulmani Khairat al-Shater, è stata condannata a 10 anni di prigione. Khairat al-Shater è stato arrestato in un giro di vite contro l'organizzazione, ora fuorilegge e considerata terroristica dopo che i militari guidati dall'attuale presidente Abdel Fattah al-Sisi hanno estromesso il presidente Mohamed Morsi nel 2013.
Tra le condanne anche quella di altri due avvocati: Ezzat Ghoneim, che ha ricevuto una pena detentiva di 15 anni, e Hoda Abdelmoneim condannata a cinque anni di reclusione che non può essere appellata. Abdelmoneim era stata membro del Consiglio nazionale ufficiale per i diritti umani dello Stato prima di essere arrestata nel 2018. Era anche portavoce della Coalizione rivoluzionaria delle donne egiziane, un gruppo vicino alla Fratellanza musulmana. Tutti e quattro facevano parte del Coordinamento egiziano per i diritti e le libertà, un gruppo non governativo che ha sospeso le sue attività nel 2018 quando Abdelmoneim, Shater e altri attivisti sono stati arrestati.