L'esortazione è stata fatta ieri pomeriggio a una conferenza internazionale svoltasi presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma col titolo "Il viaggio della Sacra Famiglia in Egitto: Storia, testimonianze e progetti". Lo ha segnalato oggi all'ANSA Biagio Maimone, Direttore della comunicazione dell'Associazione Bambino Gesù del Cairo di cui l'egiziano Mons.Lahzi è presidente.
Il riferimento, implicito, è ai 9 milioni di migranti e rifugiati che vivono in Egitto provenendo da 133 Paesi secondo una stima del luglio scorso dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).
"L'Egitto è la terra che accolse la Sacra Famiglia fuggita dalla persecuzione di Erode e che, ancora oggi, offre rifugio a milioni di persone che provengono dall'Africa, dalla Siria, dall'Iraq, dallo Yamen e da altri territori", ha premesso Lahzi aggiungendo che "la fuga di migliaia e migliaia di persone, di bambini e di famiglie continua ancora oggi. Credo che abbiamo tutti il dovere di lavorare per aiutare chi è costretto a fuggire, a dover lasciare la propria patria", ha esortato il prelato che è anche Presidente della Fondazione per la Fratellanza Umana egiziana.
"L'Egitto, antico luogo di schiavitù, è divenuto terra di ospitalità e di rifugio. Innumerevoli siti ricordano il viaggio della Sacra Famiglia dal Sinai all'Alto Egitto: tali siti sono frequentati anche da molti musulmani che venerano la Vergine Maria, Madre del Messia", ha ricordato Lazhi. (ANSA).