PARIGI - Il segretario del Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, prende le distanze dalle parole "eccessive" sui musulmani di Francia dello scrittore Michel Houellebecq. In un'intervista alla rivista Front Populaire, quest'ultimo presentava i musulmani come una minaccia per la sicurezza dei francesi non musulmani, salvo poi fare una parziale retromarcia. "L'auspicio della popolazione di ceppo francese, come si dice, non è che i musulmani si assimilino, ma che smettano di rubare o aggredire. Altrmenti, un'altra soluzione, che se ne vadano", diceva l'autore di successi come 'Sottomissione', spingendosi fino a prevedere futuri "Bataclan all'incontrario", contro la popolazione islamica.
"Quello che ha detto equivale più o meno a fare di tutta l'erba un fascio", ha commentato il leader del partito sovranista, interrogato sulle dichiarazioni dell'autore best-seller in diretta su BFM-TV. "In Francia abbiamo un problema con dei francesi nati sul territorio francese che sono di qui ma la cui anima è altrove. Gente che si comporta come se fosse straniera: in questo caso, abbiamo un problema", ha proseguito Bardella, aggiungendo tuttavia che "ci sono francesi di confessione musulmana, provenienti dall'immigrazione, che rispettano le nostre leggi e i nostri costumi e che devono poter continuare a vivere in Francia". Il capo del RN, proveniente a sua volta da una famiglia di immigrati italiani, ha deplorato una "generalizzazione" che "non è il caso di fare". Dopo giorni di polemiche, il rettore della Grande Moschea di Parigi ha confermato venerdì di "rinunciare al procedimento giudiziario" contro Houellebecq, per le sue parole "violente" ed "estremamente gravi" contro i musulmani di Francia.