Nell'Assemblea Nazionale, intanto, la discussione sul cruciale articolo 7 della riforma, quello che aumenta da 62 anni a 64 l'età pensionabile, non è neppure cominciata per le migliaia di emendamenti presentati dalle opposizioni e per il clima infuocato che si è creato negli ultimi giorni. Ieri il presidente Emmanuel Macron ha duramente attaccato le opposizioni, definendole "allo sbando" e incapaci di "mettere i francesi al centro delle loro preoccupazioni".
Nelle ultime ore, migliaia di emendamenti sono stati ritirati dalla coalizione di sinistra NUPES, mentre Marine Le Pen - dalla parte opposta dello schieramento - ha presentato una mozione di sfiducia. In pieno periodo di vacanze scolastiche, la partecipazione ai cortei si annuncia ancora in ribasso, così come gli scioperi nel settore pubblico - in particolare nei trasporti - coinvolgono pochi lavoratori. Resta comunque la sospensione del 30% dei voli all'aeroporto parigino di Orly e i tagli alla produzione di elettricità: già in nottata i lavoratori di EDF hanno diminuito l'erogazione di oltre 3.000 MW, l'equivalente di un blocco di 3 reattori nucleari.
Si tratta dell'ultima giornata di mobilitazione prima del 7 marzo, quando i sindacati - in assenza di un ritiro della riforma da parte del governo o di concessioni giudicate sufficienti - minacciano di bloccare il Paese con scioperi a oltranza. (ANSAmed).