Ravenna, riconosciuta patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1996 per gli otto monumenti paleocristiani, Madaba parte della rete Unesco del Creative Cities Network per la filiera del mosaico, sono famose nel mondo per i loro preziosi mosaici. Le partecipazioni confermate al momento, alcune in presenza, altre on line, sono quelle di Spilimbergo, Aquileia e Monreale (Italia), Colonia (Germania), Devnya (Bulgaria), Gaziantep e Istanbul (Turchia), Gerico (Palestina).
La condivisione di esperienze e competenze relative non solo alla tutela, alla valorizzazione e alla fruizione del mosaico, ma anche all'Alta Formazione, sarà sviluppata attraverso programmi di scambio, dove affrontare temi quali l'impatto del cambiamento climatico sul patrimonio, la valorizzazione, lo scambio culturale e artistico. "Il mosaico - dice l'assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia - è l'identità più profonda di Ravenna. La fama della nostra città nel mondo è legata all'eredità musiva paleocristiana e bizantina, ma Ravenna nel corso del novecento ha saputo riscoprire e rinnovare il suo rapporto con il mosaico, a partire dalle attività di restauro dei monumenti storici, dalla fondazione della scuola di mosaico in seno all'Accademia di Belle Arti nel 1924 e grazie al sapiente operato di diverse generazioni di restauratori, mosaicisti, artisti e intellettuali".(ANSAmed).