Nel lungo testo diffuso su Facebook Netanyahu elenca una serie di progetti che il suo governo intende realizzare in campo economico e sociale, nonchè nello sviluppo delle infrastrutture nazionali. Prefigura una riduzione dei divari sociali; l'abbassamento dei costi degli alloggi; un ammodernamento dei trasporti pubblici; un incremento della immigrazione ebraica.
Parla della difesa dell'ambiente e del contributo di Israele di fronte ai cambiamenti climatici mondiali. Entra anche nel merito di riforme nel sistema educativo.
Netanyahu, in questo testo, evita invece di affrontare temi che hanno destato inquietudine in una parte della opinione pubblica interna. Fra questi, la riforma giudiziaria e la possibile riduzione dei poteri della Corte suprema, che sono invocate a gran voce dalle liste della sua coalizione di governo. Non sono nemmeno menzionati il futuro status della comunità Lgbt, i cambiamenti strutturali nel ministero della difesa per quanto concerne le attività civili in Cisgiordania; nè le prerogative che egli intende garantire al futuro ministro della sicurezza nazionale, il leader del partito di estrema destra 'Otzmà Yehudit' (Potenza ebraica), Itamar Ben Gvir.
(ANSAmed).