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Nei giorni scorsi avvertimenti analoghi erano giunti anche dai suoi predecessori, Yaakov Frenkel e Karnit Flug.
Yaron, affermano oggi questi media, ha messo in luce il rischio che investitori stranieri possano ridurre le loro attività in Israele se - come preannunciato dal ministro della giustizia Yariv Levin (Likud) - il nuovo governo eroderà sensibilmente i poteri del sistema giudiziario a vantaggio dell'esecutivo.
Secondo i media, primi segnali negativi sono già stati avvertiti durante il recente Forum economico mondiale di Davos.
Ieri, contro la riforma presentata da Levin, sono scesi in strada a Tel Aviv centinaia di dipendenti di società di high tech, preoccupati che essa potrebbe comportare una riduzione degli investimenti stranieri nel settore e anche una 'fuga di cervelli'. Oggi centinaia di economisti israeliani hanno pubblicato un documento in cui affermano che "il concentramento di un vasto potere politico nelle mani del gruppo dirigente, senza adeguati controlli ed equilibri, rischia di rendere inefficiente la nostra economia". Fra i firmatari anche il premio Nobel Prof. Daniel Kahneman. (ANSAmed).