TEL AVIV - Israele e Sudan hanno concordato che avranno normali relazioni diplomatiche. Il risultato - con la benedizione degli Usa - è stato raggiunto con una visita lampo del ministro degli Esteri Eli Cohen giovedì a Khartoum, dove ha incontrato il capo del Consiglio provvisorio sudanese, generale Abdel-Fattah Al-Burhan. L'intesa - la cui firma a Washington avverrà "più avanti nell'anno" e soprattutto una volta che il potere passerà dal governo provvisorio del Sudan a uno civile definitivo - aggiunge il Paese africano alle nazioni degli Accordi di Abramo, che già comprende gli Emirati arabi, il Bahrein e il Marocco, e a quelle che sono in pace con Israele: Giordania ed Egitto.
"Sono state gettate le fondamenta per uno storico accordo di pace con un Paese strategico arabo e musulmano", ha sottolineato Cohen, osservando che questo "promuoverà la stabilità regionale e contribuirà alla sicurezza nazionale di Israele". L'accordo di giovedì è arrivato al termine di un'intensificazione dei contatti tra i due Paesi nelle ultime settimane per portare a compimento un'intenzione già espressa da Khartoum nell'ottobre del 2020, ma poi rimasta incompiuta.