TEL AVIV - Sono continuate ieri sera le manifestazioni a Tel Aviv contro la proposta di riforma giudiziaria avanzata dal governo di Benyamin Netanyahu.
Centinaia di persone hanno marciato nel centro della città con blocchi stradali e slogan contro il governo. E' continuata anche la protesta nei pressi del salone di parrucchiere dove si trovava la moglie del premier. Lo stesso è accaduto a Gerusalemme, dove la protesta nei pressi della residenza privata di Netanyahu ha visto momenti di tensione con la polizia con scontri e contestazioni. Secondo le cifre degli organizzatori, citate dai media, in tutto il Paese sono oltre 70 gli arresti, più di 40 a Tel Aviv. Il leader dell'opposizione, Yair Lapid, ha rigettato con forza il paragone fatto da Netanyahu fra i manifestanti in nome della democrazia con i coloni estremisti israeliani che hanno assaltato la cittadina palestinese di Huwara domenica sera scorsa. "Un'affermazione orribile - ha sottolineato - da parte di un uomo che istiga, debole e pericoloso. Ad Huwara c'e' stato un 'pogrom' da parte di terroristi. Come può paragonarli a soldati israeliani d'elite e piloti, veterani, medici e studenti scesi in piazza oggi in protesta. Questa è la gente migliore nel Paese".