Alla dirigenza di Pristina si sono rivolti nelle ultime ore l'inviato speciale americano per i Balcani Gabriel Escobar, il suo collega tedesco Manuel Sarrazin, un portavoce della commissione europea. Ue e Usa hanno chiesto di rinviare di dieci mesi il termine del 31 ottobre, ma il premier kosovaro Albin Kurti ha confermato che non ci saranno altri rinvii dopo quello della scorsa estate.
A Belgrado intanto in mattinata il presidente serbo Aleksandar Vucic incontra i rappresentanti della comunità serba in Kosovo, che teme il sequestro dal primo novembre dei veicoli privi di reimmatricolazione, riunendo successivamente il Consiglio per la sicurezza nazionale. Un aumento palpabile della tensione che allarma la diplomazia internazionale, mentre Kfor e Eulex intensificano controlli e pattugliamenti nel nord del Kosovo, teatro delle proteste dei serbi e degli scontri di fine luglio.(ANSAmed).