Tutti i deputati dimissionari facevano parte di SL, formazione legata a doppio filo al governo di Belgrado. Sia da Srpska Lista che da parte della dirigenza serba a Belgrado ci si è affrettati a sottolineare che il giuramento odierno non significa il alcun modo il ritorno di SL nelle istituzoni kosovare, ma che si è trattato di una decisione presa per impedire che il governo di Albin Kurti sostituisse i seggi rimasti vacanti in Parlamento con esponenti serbi favorevoli a Pristina e non a Belgrado. E che si procedesse a modifiche costituzionali con l'abolizione dei diritti della popolazione serba del Kosovo e la loro rappresentanza nelle istituzioni locali, e la confisca delle proprietà della Chiesa ortodossa serba. Per questo i nuovi deputati, subito dopo il giuramento, hanno immediatamente lasciato la sessione del Parlamento, ribadendo il boicottaggio in atto contro il governo di Pristina.
Per la sostituzione dei sindaci dei quattro maggiori Comuni a maggioranza serba nel nord del Kosovo - anch'essi dimissionari - si terranno invece nuove elezioni locali il 18 dicembre prossimo a Zvecan, Zubin Potok, Leposavic e nel settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica. (ANSAmed).