La prima sul rinnovo quinquennale degli scavi presso l'importante sito sull'Isola di Failaka, dove la presenza degli archeologici e dei ricercatori italiani guidati da Andrea Di Miceli data dal 2010 con l'accordo firmato all'epoca dall'Università di Perugia. Il sito interessato dagli scavi si trova sulla costa nord dell'isola (l'antica e mitologica Ikaros) ed è uno dei più interessanti dell'intero Paese. La seconda intesa, firmata dall'Università di Roma La Sapienza, stabilisce una nuova collaborazione, pure quinquennale, su quello che è uno dei più interessanti siti del Kuwait al di fuori dell'isola di Failaka. Si tratta dell'area di Khadima, una delle evidenze più interessanti dell'occupazione del Kuwait dalla prima età islamica. Il centro di Kadhima rappresentava una tappa obbligata per mercanti e pellegrini che dal nord volevano raggiungere i luoghi sacri dell'Islam. Responsabile dell'ambizioso progetto, per la Sapienza, è il professor Carlo Giovanni Cereti del Dipartimento di Scienze dell'Antichità (primo al mondo per le lettere classiche e la storia dell'antichità secondo il QS University World Ranking).
A margine della firma delle due Intese, l'Ambasciatore in Kuwait, Carlo Baldocci, ha sottolineato come "studio e valorizzazione del patrimonio storico-culturale siano elementi qualificanti della collaborazione fra Italia e Kuwait. Le storie di successo della cooperazione bilaterale fra i due Paesi spaziano in questo filone di attività dall'archeologia alla progettazione urbana, come è stato ad esempio per il lavoro condotto da parte italiana anche sul Suq di Kuwait City, testimoniando una relazione che si è consolidata negli anni ed è destinata a continuare a crescere". (ANSAmed).