BEIRUT - Si è conclusa con un nulla di fatto la prima seduta parlamentare libanese per l'elezione del presidente della Repubblica, carica affidata a Michel Aoun il cui mandato termina il 31 ottobre prossimo.
Il presidente del parlamento Nabih Berri aveva due giorni fa convocato a sorpresa la seduta, nonostante i vari partiti politico-confessionali siano ben lontani ancora da aver raggiunto un consenso sul nome da candidare.
Per l'elezione del capo di Stato, che per convenzione deve essere cristiano maronita, serve al primo turno una maggioranza qualificata di due terzi dei deputati (86 su 128 totali). Dal secondo turno è sufficiente una maggioranza semplice di 65 voti.
Stamani alla seduta hanno partecipato 122 deputati. Di questi, 63 hanno votato scheda bianca, mentre 36 hanno votato la candidatura del deputato indipendente Michel Moawad, rampollo di una delle famiglie dell'élite politica tradizionale libanese.
Altri voti sono andati dispersi, tra cui uno per Mahsa Amini, la giovane iraniana uccisa dalla polizia iraniana nei giorni scorsi nell'ambito della repressione interna.
Il presidente Berri ha chiuso la seduta affermando che metterà in programma un'altra seduta quando ci sarà "un accordo su un presidente". Questo potrà essere eletto con una maggioranza di soli 65 voti.