Lo riferiscono media di Beirut secondo cui le tre banche prese d'assalto oggi sono una a Shtura, nella valle orientale della Bekaa, una a Tripoli nel nord del paese, e una a Tiro nel sud del Libano.
A quasi tutti i titolari di conto corrente in Libano, libanesi e stranieri, dal novembre del 2019 è stato di fatto impedito l'accesso ai loro fondi e conti correnti in valuta straniera con una decisione arbitraria presa dal cartello delle banche col sostegno della Banca centrale libanese.
Il Libano ha dichiarato fallimento nel marzo del 2020 ma la crisi - la peggiore della sua storia - si è palesata dall'ottobre del 2019. In tre anni la lira locale ha perso più del 95% del suo valore rispetto al dollaro statunitense.
Il 16 settembre scorso ben cinque filiali di banche erano state prese d'assalto con dinamiche analoghe a quanto già accaduto, ma in maniera meno coordinata, ad agosto e a gennaio scorsi. (ANSAMed).