Performance a metà strada tra spettacolo teatrale e conferenza, con Riding on a cloud il regista attinge a un'esperienza personale, ambientata durante la guerra civile libanese del 1975-90, per farne un racconto universale da cui avviare una meditazione tra memoria, finzione e realtà politica.
In scena il fratello di Mroué, Yasser che, ferito a 23 anni da uno sparo durante la guerra civile libanese, ha perso l'uso della parola. È lui a narrare la sua stessa vita attraverso oggetti virtuali e fisici: vecchie foto, lettere e pagelle scolastiche ricostruiscono il suo percorso personale interrogando allo stesso tempo gli spettatori sui concetti di presenza e di assenza.
L'atto performativo traduce l'esistenza dello stesso Yasser in un costrutto teatrale e drammatico volto a tradurre in forma scenica i temi cari al percorso dello stesso Mroué: la riflessione sulla forza mediatica delle immagini, il loro fungere da soglia tra verità e menzogna, la storia politica del Libano e la sua narrazione mediatica come controllo politico, senza rinunciare alla condivisione emotiva come forza dell'atto artistico e performativo.
Rabih Mroué è nato nel 1967 a Beirut e oggi vive e lavora a Berlino come attore, regista, drammaturgo e artista visivo. Ha tenuto mostre personali alla Kunsthalle Mainz (2016) al MoMA di New York (2015); al Kunsthalle Mulhouse (2015); al SALE di Istanbul (2014); al Centro de Arte Dos de Mayo di Madrid (2013); a Documenta, Kassel (2012); Kunstverein Stoccarda (2011); e BAK, Utrecht (2010). Crea spettacoli sin dal 1990, abbattendo i confini tra teatro e arti visive, spesso attraverso l'utilizzo di schermi e immagini proiettate. Si è imposto all'attenzione internazionale per una particolare miscela di innovazione, complessità concettuale e urgenza politica. La sua pièce sulla guerra civile libanese del 2007, How Nancy Wished That Everything Was an April Fool's Joke, è stata presentata in tutto il mondo e, inizialmente bandita in libano, ha debuttato in anteprima a Tokyo. Nel 2012 ha realizzato una serie di fotografie con telefoni cellulari a Homs, in Siria, mostrando la violenza e le vittime dei combattimenti. È direttore associato al Muenchner-Kammerspiele.
(ANSAmed).