Nel testo si assicura che l'Unione "continuerà a sostenere il Libano e i suoi abitanti nelle difficili condizioni socio-economiche" e sottolinea come siano "state individuate diverse priorità per questo nuovo pacchetto finanziario".
Secondo gli emissari europei in Libano, la prima priorità di Bruxelles è "rafforzare il buon governo e sostenere le riforme", richieste dal Fondo monetario internazionale per sbloccare aiuti finanziari necessari per contribuire a sollevare il paese dal peggior collasso economico della sua storia.
Il Libano si trova senza capo di Stato e con un governo uscente incaricato solo di sbrigare gli affari correnti.
L'accordo con il Fondo monetario internazionale si è arenato alla sua definizione preliminare e si attende che le autorità di Beirut diano segnali di voler effettivamente avviare riforme strutturali nei settori fiscale, bancario, amministrativo, energetico, delle telecomunicazioni.
Dal canto suo, l'Ue assicura che intende finanziare la creazione di attrezzature per migliorare "l'efficienza energetica negli edifici del settore pubblico e contribuirà a una fornitura più efficiente dei servizi pubblici", sempre più allo sbando a causa della perdita del potere d'acquisto degli stipendi degli impiegati del settore pubblico.
Bruxelles afferma che "rimarrà impegnata a fornire assistenza" alle comunità libanesi e siriane vulnerabili per aiutarle "ad accedere ai servizi essenziali di cui hanno così tanto bisogno in termini di protezione sociale, istruzione, sanità e acqua". (ANSAmed).