I gestori delle stazioni di rifornimento esercitano così pressione nei confronti delle autorità perché intervengano per frenare questo nuovo crollo della moneta locale, di fronte all'aumento esponenziale del costo dei carburanti, i cui costi di importazione sono in dollari.
In seguito alla diffusione di notizie di un nuovo deprezzamento della lira manifestanti e autisti di mezzi pubblici hanno bloccato stamani la circolazione nel nord del paese.
Media libanesi riferiscono di blocchi stradali nella regione di Akkar, nel nord e nord-est del paese, e nei pressi di Tripoli, porto mediterraneo 90 km a nord di Beirut.
Nelle ultime 24 ore altre proteste e blocchi stradali per il crollo della lira libanese si erano verificati in alcuni quartieri di Beirut e del porto di Sidone, 40 km a sud della capitale.
In poco più di tre anni, la lira libanese ha perso circa il 97% del suo valore rispetto al dollaro: oggi un dollaro vale circa 55mila lire, mentre nel 2019 ne valeva 1.500.
Il Libano vive dalla fine del 2019 la peggiore crisi finanziaria della sua storia e dal marzo del 2020 è formalmente in default. La classe politica al potere non è finora riuscita a procedere sulla via delle riforme strutturali richieste dal Fondo monetario internazionale per concedere aiuti al sofferente paese mediterraneo. (ANSAMed).