(ANSAmed) - BEIRUT, 08 FEB - Il terremoto in Siria accelera
il riavvicinamento tra Libano e Siria dopo più di un decennio di
rapporti raffreddatisi sullo sfondo del conflitto armato
siriano. Dopo l'invio ieri, per la prima volta nella storia dei
due Paesi, di militari libanesi del genio nelle zone siriane
disastrate dal sisma, è atteso oggi a Damasco il premier uscente
libanese Najib Miqati, il primo capo di governo del Libano a
recarsi nella capitale siriana dopo decenni. Come riferiscono i
media libanesi, "in segno di solidarietà con le autorità e il
popolo siriani" Miqati guida una nutrita delegazione di
ministri: dagli esteri ai trasporti, dagli affari sociali
all'agricoltura. In viaggio da Beirut a Damasco anche direttori
di dipartimenti del ministero della sanità libanese e
rappresentanti della protezione civile.
Le relazioni tra Beirut e Damasco si erano raffreddate
notevolmente nel 2005 a seguito del ritiro militare delle truppe
siriane dal Libano dopo 29 anni di "tutela" politico-militare di
Damasco sugli affari libanesi. Dal 2011 Beirut era tornata a
riaprire alle autorità siriane, ma in quell'anno scoppiavano
violente proteste anti-governative in Siria seguite a una
massiccia repressione, che è poi degenerata in un conflitto
armato intestino e regionale ancora in corso e a cui partecipano
attivamente da 10 anni gli Hezbollah libanesi filo-iraniani.
Il premier uscente Miqati ha storicamente ottime relazioni,
sia finanziarie che personali, col contestato presidente siriano
Bashar al Assad, sostenuto da Mosca e Teheran. (ANSAmed).