L'agenzia governativa libanese di notizie Nna ha riferito dell'arrivo di Salame al palazzo di giustizia, circondato da un fitto apparato di polizia e sicurezza.
L'udienza si svolge nel già teso contesto socio-economico libanese, segnato da periodiche contestazioni popolari nei confronti di Salame e di altri esponenti dell'oligarchia politica, accusata da più parti di essere responsabile del crack finanziario del paese palesatosi alla fine del 2019.
Al centro delle indagini ci sono i presunti illeciti commessi dal governatore, in carica da trent'anni, da suo fratello Raja e da alcuni suoi collaboratori.
Salame e i suoi presunti complici sono accusati di appropriazione indebita di fondi pubblici libanesi dirottati sin dai primi anni 2000 in depositi bancari in Svizzera e in altri paesi europei tramite società di intermediazione con conti correnti off-shore.
Salame, il cui mandato scade formalmente il prossimo maggio, è indagato per questi e altri presunti illeciti finanziari anche in Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Lussemburgo e Lichtenstein. Finora tutti gli esponenti istituzionali libanesi hanno assicurato, di fatto, la protezione politica di Salame di fronte alle montanti pressioni di alcuni organi giudiziari libanesi.
(ANSAmed).