TUNISI - L'Italia è diventata il primo partner commerciale della Tunisia in termini di volume nel 2022, superando la Francia. Lo si legge in una nota dell'Osservatorio economico tunisino (Ote), nella quale si ricorda che nel 2017 l'Italia era diventata il primo fornitore della Tunisia, sempre scavalcando la Francia. Nel 2022, la Cina ha superato la Francia per diventare il secondo fornitore del Paese, secondo l'Ote che rimarca tuttavia come la Francia rimanga il principale mercato di esportazione della Tunisia.
Secondo lo studio, questi dati nascondono cambiamenti più profondi: il volume degli scambi con i primi quattro partner commerciali della Tunisia (Italia, Francia, Germania e Cina) è aumentato nel 2022, ma non ha superato il 30% del totale. Tra il 2021 e il 2022 il volume degli scambi con Algeria (+107%) ed Emirati Arabi Uniti (+107%) è più che raddoppiato, mentre quelli con Regno Unito (+48%), Brasile (+49%), Turchia (+49%) , Libia (+50%), India (+56%), Arabia Saudita (+57%) e Russia (+84%) sono aumentati del 50% o più. L'Osservatorio rileva così "l'emergere di un'attiva diversificazione dei partner commerciali, con il ritorno di partner storici come Libia e Regno Unito". Si segnala un "forte dinamismo delle esportazioni, che sono cresciute del 141% verso il Brasile, del 97% verso l'India e dell'87% verso il Regno Unito".
La Libia è di gran lunga il partner più vantaggioso per la Tunisia, con una copertura delle importazioni dalle esportazioni del 437% nel 2022, seguita da Marocco (222%) e Regno Unito (209%).
Anche Paesi Bassi, Germania e Francia sono paesi con rapporti superiori al 100%. La Tunisia, invece, che non esporta quasi nulla verso Cina e Russia, si trova con tassi di copertura estremamente bassi del 2% con questi due Paesi. Mentre le esportazioni in Algeria e Turchia sono aumentate rispettivamente del 54% e del 50%, le esportazioni in Cina e Russia sono diminuite rispettivamente del 36% e del 10%. Secondo l'Ote, è quindi necessaria una strategia di esportazione verso questi due mercati.