"Dato l'aumento della pressione migratoria nella regione - recita il testo - la nostra azione congiunta, che comprende un forte sostegno finanziario da parte dell'Ue attraverso programmi dedicati, si concentra sul rafforzamento della protezione delle frontiere, sulla lotta alle reti di trafficanti e ai gruppi della criminalità organizzata, nonché sull'accelerazione dei rimpatri dai Balcani occidentali verso i Paesi di origine".
Nella dichiarazione si sottolinea l'importanza di allineare la politica dei visti dei Paesi partner dei Balcani occidentali a quella dell'Ue, questione che riguarda in particolare la Serbia, per "il buon funzionamento generale e la sostenibilità dei regimi di esenzione dal visto tra i Balcani occidentali e l'Ue".
"I partner - si legge ancora - devono continuare a migliorare i propri sistemi di rimpatrio, inclusa la conclusione di accordi di riammissione con i principali Paesi di origine. La cooperazione reciproca sui rimpatri sarà approfondita, massimizzando l'uso dei quadri esistenti e dei canali disponibili". A tal riguardo, l'Ue è pronta a "sostenere i Balcani occidentali per aumentare i rimpatri volontari e non volontari, anche direttamente dalla regione ai Paesi di origine". Nel testo, si evidenzia, infine, la necessità di intensificare "la cooperazione con Frontex, anche attraverso la rapida conclusione e attuazione di accordi sullo status aggiornati, nonché con l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo ed Europol". (ANSAmed).