TEL AVIV - Altissima tensione in Medio Oriente dopo i 10 morti palestinesi in un blitz di giovedì di Israele a Jenin, in Cisgiordania. Secondo fonti della sicurezza di Hamas ci sono stati 15 attacchi contro siti senza che ci siano stati feriti. Secondo Israele, i razzi lanciati nella notte sono stati 5, 3 dei quali intercettati dal sistema di difesa Iron Dome mentre uno è caduto in una zona aperta mentre un altro all'interno della Striscia stessa.
In risposta ai razzi, l'aviazione israeliana ha colpito obiettivi di Hamas, tra cui una base nel nord della Striscia e una struttura sotterranea per la costruzione dei razzi nel campo profughi di Maghazi nella parte centrale di Gaza. Il lancio da Gaza è avvenuto dopo i fatti di ieri a Jenin, in Cisgiordania, dove nel corso di scontri a fuoco tra esercito e Jihad islamica sono morti 9 palestinesi, tra cui una donna anziana.
Il confronto armato di giovedì a Jenin - durato circa tre ore - è cominciato quando l'esercito israeliano ha fatto ingresso in forze nella cittadina del nord dei Territori per catturare, ha spiegato il portavoce militare, "una cellula terroristica della Jihad islamica coinvolta pesantemente nella realizzazione e nella progettazione di molteplici attacchi terroristici, incluse sparatorie contro militari e civili israeliani". A capo di quella cellula, secondo fonti militari, c'è uno dei comandanti locali della Jihad islamica. Negli scontri a fuoco, i miliziani palestinesi sono riusciti ad abbattere un drone dell'esercito e nel prolungato confronto armato è morta una donna palestinese di circa 60 anni, vicenda sulla quale l'esercito ha aperto un'inchiesta. Un decimo palestinese è morto in serata in scontro in un villaggio vicino.
Il premier ha sostenuto che "Israele non punta a una escalation" ma le forze di sicurezza, ha ammonito, "sono pronte ad affrontare ogni sviluppo sui vari fronti per garantire la sicurezza dei cittadini". Israele "pagherà il prezzo per il massacro di Jenin", ha avvertito dal canto suo il numero due di Hamas, Saleh al-Arouri.