Le aziende sotto accusa, per le quali ora l'AdC non esclude la possibilità che vengano sanzionate, avrebbero concordato la strategia da adottare nelle contrattazioni con il Servizio sanitario nazionale, quindi con lo Stato portoghese, contravvenendo alle regole del libero mercato e ottenendo così una posizione di forza nella determinazione dei costi delle prestazioni. Va ricordato che fino a marzo del 2022 in Portogallo sono stati realizzati oltre 40 milioni di test al coronavirus.
Sebbene l'AdC, che aveva aperto un'indagine a febbraio di quest'anno, non abbia ancora reso noti i nomi dei sette laboratori né dell'associazione incriminata, c'è stata un'immediata reazione da parte dell'Associazione nazionale dei laboratori clinici (Anlc), che ha respinto subito ogni accusa e rivendica un comportamento sempre trasparente.(ANSAmed).