Reis, 48 anni e una prestigiosa carriera da top manager di Stato, negli ultimi anni era stata un'amministratrice chiave della Tap, la compagnia aerea di bandiera portoghese che i vari governi di Costa, in questi anni, avevano prima sottratto alla totale privatizzazione, poi rinazionalizzata e ristrutturata.
Responsabile principale di questa ristrutturazione, Alexandra Reis era diventata uno dei principali bersagli dei sindacati del settore per aver avviato un processo che in pochi anni ha portato all'abbandono di circa 3.000 dipendenti. A febbraio di quest'anno Reis aveva lasciato il consiglio di amministrazione Tap per andare, qualche mese dopo, a presiedere il consiglio di amministrazione della Nav, l'ente nazionale per i servizi di traffico aereo, intascando una liquidazione di 500 mila euro come liquidazione. La notizia ha avuto un forte impatto nell'opinione pubblica portoghese, abituata da tempo alle notizie sui problemi finanziari della compagnia di bandiera.
Alla rilevanza politica della polemica si aggiungono anche aspetti non ancora del tutto chiariti sul metodo di calcolo della liquidazione da mezzo milione e sulle stesse dimissioni di Reis dalla Tap: furono richieste dall'azienda o volute dalla stessa manager? Stando al comunicato trasmesso a suo tempo dall'azienda all'organo di controllo del mercato finanziario sembrerebbe trattarsi di una rescissione volontaria della manager. Nel dubbio, le dimissioni di ieri. Ma potrebbero non bastare a calmare le acque della vita politica portoghese.
(ANSAmed).