LISBONA - Sta facendo discutere il rimpasto governativo annunciato ieri dal primo ministro portoghese António Costa. Il Presidente del Consiglio doveva sostituire il Ministro delle Infrastrutture e delle politiche abitative, Pedro Nuno Santos, dimessosi il 29 dicembre scorso in seguito alla notizia della buonuscita da mezzo milione di euro pagata, con motivazioni ancora da chiarire, dalla compagnia aerea nazionale Tap all'ex manager e poi sottosegretaria al Tesoro, Alexandra Reis, anche lei dimessa negli stessi giorni.
Costa ha invece deciso di sdoppiare il ministero, dividendo le Infrastrutture, con ministro João Galamba, dalle Politiche abitative, ministra Marina Gonçalves.
È un rimpasto che fin qui si limita a spostare elementi fidati di questo esecutivo "in nome della stabilità e della continuità", ha detto il premier in conferenza stampa. Marina Gonçalves, infatti, era sottosegretaria alle politiche abitative con lo stesso ministro dimissionario, mentre Galamba dovrà solo trasferirsi dal ministero dell'Ambiente, dove era sottosegretario per l'Energia.
Per le opposizioni, che si aspettavano la testa del ministro delle Finanze, il fidatissimo Fernando Medina (Alexandra Reis era nel suo ministero), è segno di scarsa voglia di cambiare davvero. "È un peso morto nel governo", ha detto di Medina il presidente del Partito socialdemocratico (di centrodestra) Luís Montenegro, ma ha poi aggiunto che questo non è il momento per aprire una crisi politica nel Paese. I sondaggi danno ancora il Psd molto al di sotto del Ps e un'ipotesi di governo conservatore, in Portogallo, pare al momento impensabile senza un'alleanza con l'estrema destra.