Il motivo di questa "volata finale", tuttavia, non è solo il ritardo con cui le pratiche si sono accumulate (soprattutto durante la pandemia), ma anche il fatto che il Sef, l'attuale servizio di polizia di frontiera, verrà estinto entro la fine di marzo e le sue funzioni dovrebbero essere ridistribuite fra cinque enti diversi, in particolare la neonata Apma, Agenzia portoghese per le migrazioni e l'asilo. Tra le misure previste c'è anche un corridoio speciale per i cittadini della Cplp, la Comunità dei Paesi di lingua ufficiale portoghese, i quali avranno diritto a un'autorizzazione immediata della validità di un anno, come già avviene con i rifugiati ucraini.
Sempre secondo le stesse fonti citate da Expresso, c'è molto scetticismo sulla possibilità di rispettare le scadenze previste. Il Sef, la cui chiusura è già stata rinviata tre volte dal decreto del 2021, dovrebbe rimanere in qualche modo operativo almeno fino alla Giornata mondiale della gioventù, che si svolgerà a Lisbona la prima settimana di agosto. Tra i motivi che hanno portato alla chiusura dell'attuale polizia di frontiera ci sono le diverse polemiche che l'hanno travolta negli ultimi anni. La più grave, certamente, l'uccisione per maltrattamenti di un cittadino ucraino, Ihor Homeniuk, avvenuta nel 2020 in un ufficio del Sef dell'aeroporto di Lisbona.(ANSAmed).