(ANSAmed) - BELGRADO, 03 FEB - Il governo di Pristina ha
emesso altre due ordinanze di esproprio relative a proprietà e
beni di serbi nel nord del Kosovo, nell'ambito di lavori
infrastrutturali avviati nei giorni scorsi per opere definite di
interesse pubblico. A riferirlo sono i media a Belgrado.
Provvedimenti che rischiano di alimentare la protesta della
locale popolazione serba, mobilitata da alcuni giorni contro i
lavori avviati nelle località di Dren e Lesak, municipalità di
Leposavic, uno dei quattro maggiori Comuni a maggioranza serba
nel nord del Kosovo. Gli abitanti interessati dagli espropri
ritengono illegali tali misure, e ieri la rappresentanza Ue a
Pristina ha espresso preoccupazione, invitando le autorità
kosovare a rispettare l'iter previsto dalla legge locale nei
casi di esproprio, che comportano un periodo di consultazione
pubblica e la possibilità per i cittadini di contestare in
giudizio ogni decisione di esproprio prima che essa diventi
definitiva. (ANSAmed).