MADRID - Soluzioni e buone pratiche per favorire l'accesso di donne e ragazzi della regione euro-mediterranea ai campi dell'innovazione e della tecnologia: è questo uno dei focus principali scelti quest'anno dall'Unione per il Mediterraneo (UpM) in occasione della Festa delle donne dell'8 marzo.
In vista di questa ricorrenza internazionale, martedì si è infatti tenuto un webinar di sensibilizzazione sugli impatti di genere dell'innovazione e della tecnologia, con presenza di esperte e imprenditrici. Il punto di partenza, segnala una nota, è il fatto che le donne costituiscano ancora solo il 28,8% della forza lavoro nel settore tecnologico, stando a quanto messo in luce nel 2020 da uno studio dell'organizzazione "Women Who Tech".
Inoltre, secondo un recente sondaggio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (Unido), solo un quarto delle donne imprenditrici utilizza le tecnologie digitali in fasi dei processi di progettazione, produzione e vendita dei prodotti delle proprie attività.
"È importante capire come creare un ecosistema di innovazione che miri a trasformare il divario di genere e come promuovere le carriere delle donne nella scienza, nella tecnologia, ingegneria e matematica", ha detto John Paul Grech, vicesegretario generale per gli affari sociali e civili dell'UpM.
L'evento di ieri è servito anche come lancio del il prossimo Women Business Forum 2023 dell'UpM-UNIDO sulle donne nell'industria e nell'innovazione, che si terrà il 6-7 giugno 2023 in Tunisia. (ANSA).