"La nostra responsabilità come corpo studentesco e' mettere al primo posto la sicurezza dei nostri studenti", spiega in un comunicato l'Aesat, secondo la quale negli ultimi giorni si sono succeduti arresti di subsahariani privi di documenti ma anche in regola con il permesso di soggiorno. Tra gli studenti si sta diffondendo un "clima sempre più ansiogeno", afferma l'associazione, che conclude il comunicato con un invito alle autorità tunisine ad assicurare la protezione degli studenti e tirocinanti africani in Tunisia.
L'universita' privata Ibn Khaldoun di Tunisi ha creato un'unita' di crisi per sostenere gli studenti subsahariani, con un numero verde da chiamare in caso di problemi, mentre un collettivo di Ong tunisine ha annunciato la formazione di un Fronte Antifascista e lo svolgimento di una marcia contro il razzismo il 25 febbraio prossimo nella capitale. Il corteo si svolgerà sotto lo slogan "Abolire il fascismo, la Tunisia è un Paese africano".(ANSAmed). (ANSA).