Ben Ayed ha sottolineato il successo dell'esperienza portata avanti in Tunisia, attraverso un progetto pilota realizzato nel governatorato di Manouba: la tecnica della coltivazione aeroponica ha permesso di risparmiare acqua ed energia, proteggendo il suolo dall'inquinamento e limitando la sua esposizione a parassiti e agenti patogeni. Secondo Ben Ayed, il tasso di risparmio idrico potrebbe raggiungere il 75% grazie a questa tecnica basata sul riutilizzo dell'acqua. Il presidente dell'Utap ha invitato Ministero dell'Agricoltura, Agence de promotion des investissements agricoles (APIA) e banche ad agire per rafforzare l'uso di questa tecnica e a finanziare agricoltori e giovani investitori, sottolineando che da parte sua l'Utap non risparmierà sforzi per farla conoscere e garantirne la diffusione tra agricoltori e investitori.
Da parte sua, Bayrem Hamada, dirigente dell'organizzazione agricola responsabile del progetto INTESA, ha precisato che nell'ambito del progetto sono stati condotti diversi esperimenti per la produzione di pomodori con la coltivazione aeroponica, fuori suolo, nel Sud Italia e nel Nord Tunisia. Secondo Hamada questa tecnica consente di garantire la sicurezza alimentare nazionale, considerando che la coltivazione in questo modo di un'area di mille metri quadrati consente di produrre l'equivalente di 1 ettaro nell'agricoltura tradizionale.
Il coordinatore tecnico del progetto INTESA all'interno di Utap, Slim Zouari, ha indicato che questa tecnologia è una misura di adattamento ai cambiamenti climatici, e ha osservato che il settore agricolo consuma l'80% delle risorse idriche in un momento in cui la Tunisia soffre di una carenza di acqua, fattore che conferma la necessità di utilizzare questo metodo.
E' possibile secondo lui adottare la coltivazione aeroponica di prodotti agricoli in serre speciali anche per risolvere il problema del foraggio. Secondo Zaouri questa tecnologia contribuisce al raggiungimento dell'autosufficienza, anche a livello familiare, potendo essere utilizzata anche nelle abitazioni.
Il progetto INTESA prevede l'organizzazione di 6 sessioni di formazione su argomenti legati all'acquacoltura a beneficio di agricoltori, studenti di scuole agrarie, formatori di centri di formazione professionale e giovani imprenditori, ognuna delle quali sarà rivolta a circa 40 partecipanti. Il progetto mira anche a supportare pratiche alternative al fine di promuovere un'agricoltura sostenibile e innovativa in mezzo a una significativa crescita della popolazione in Tunisia e nel mondo, le mutevoli esigenze di consumo e la scarsità di risorse idriche a causa del cambiamento climatico.(ANSAmed). (ANSA).