Nel ribadire il totale rifiuto alle accuse di "razzismo", la presidenza della Repubblica, il governo e il ministero degli Esteri di Tunisi hanno annunciato "misure per migliorare la situazione degli stranieri nel Paesea e facilitare le procedure" per regolarizzare la loro situazione. In primo luogo è stato deciso di "rilasciare permessi di soggiorno di un anno agli studenti cittadini di Paesi africani amici per facilitarne il soggiorno e consentire loro di rinnovare periodicamente i documenti". Le autorità, inoltre, hanno deciso di "prorogare i certificati di soggiorno da tre a sei mesi", per le persone provenienti da molti Paesi subsahariani, come la Costa d'Avorio, che beneficiano di un'esenzione dal visto di tre mesi all'ingresso in Tunisia.
La Tunisia desidera anche "facilitare le operazioni di rimpatrio volontario in un quadro organizzato e in coordinamento con le loro missioni diplomatiche".Tunisi si è anche impegnata a rafforzare il sostegno e l'assistenza sanitaria e sociale ai migranti attraverso la Mezzaluna Rossa, cercando di "combattere ogni forma di tratta di esseri umani e lo sfruttamento dei migranti irregolari" attraverso un'intensificazione dei controlli. (ANSAmed).