Quotidiano Energia - Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti attuativi del Fondo italiano per il clima, il fondo rotativo istituito con la Legge di Bilancio 2022. Lo strumento, pensato per “contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell’ambito degli accordi internazionali sul clima e sulla tutela ambientale”, ha a disposizione 840 milioni di euro per ogni anno fino al 2026. Dall’anno successivo, salvo rifinanziamenti, si passerà a 40 mln € all’anno. Con queste risorse si possono finanziare interventi, anche a fondo perduto, a favore di soggetti privati e pubblici per raggiungere gli obiettivi climatici.
Adesso due provvedimenti – firmati il 21 ottobre 2022 (dunque ancora con i ministri Franco, Cingolani e Di Maio) e poi registrati alla Corte dei Conti tra la fine di novembre e metà dicembre 2022 - aiutano a organizzare meglio le attività del Fondo, il cui gestore è Cassa depositi e prestiti. Uno stabilisce “Condizioni, criteri e modalità per l’utilizzo delle risorse del Fondo italiano per il clima”, mentre l’altro indica le “modalità di funzionamento del comitato di indirizzo e modalità di composizione e funzionamento del comitato direttivo del Fondo”. Entrambi sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 14 febbraio.
Il comitato di indirizzo è composto dal ministro del Mase (ex Mite), che lo presiede, da un rappresentante dello stesso ministero, e da quelli di Esteri ed Economia. Il comitato direttivo è invece integrato da tre rappresentanti del Mase, di cui uno con funzioni di presidente, da due del Mef e altrettanti degli Esteri. Ogni amministrazione nomina anche un membro supplente per ogni integrante. I membri dei due comitati saranno indicati tramite decreto del Mase e gli organi provvederanno poi a dotarsi di un regolamento proprio.