Quotidiano Energia - Dall’8 marzo Acer applicherà la nuova metodologia Beta 2.0 per la “valutazione quotidiana dei prezzi del Gnl”, prevista dal regolamento 2022/2576. Lo annuncia oggi martedì 7 marzo la stessa Agenzia, spiegando che la prima versione della metodologia – applicata dal 13 gennaio ma con il primo valore per entrambe le due aree North-West Europe (Nwe) e South Europe (SE) arrivato solo dopo una settimana – ha mostrato alcune lacune, in particolare l’insufficienza in alcuni giorni di transazioni spot Gnl eligibili sulle quali calcolare la valutazione.
Di conseguenza, se l’attuale metodologia prevede almeno 5 transazioni eligibili in 5 giorni consecutivi, la Beta 2.0 estenderà tale periodo a 10 giorni.
Inoltre, in aggiunta ai due valori New e SE con relativo spread, sarà calcolato anche un prezzo unico Ue del Gnl.
Infine, saranno aggiornate a breve sia le linee guida sulla rendicontazione da parte degli operatori dei dati di mercato del Gnl che la piattaforma Terminal, sulla quale sono al momento registrati 80 soggetti.
Dal 31 marzo Acer pubblicherà anche il differenziale di prezzo tra il future front month Ttf e le quotazioni internazionali del Gnl, previsto sempre dal regolamento 2022/2576. In vista del go-live del nuovo indice giornaliero, l’Agenzia inizierà a testare la relativa metodologia l’8 marzo.
L’indice si baserà su un paniere di benchmark delle principali agenzie di rilevazione, che includerà gli indicatori di aree rappresentative come Usa, Asia e Regno Unito oltre che la valutazione quotidiana Ue della stessa Acer.
Da registrare intanto che Acer ha firmato oggi un memorandum d’intesa con l’Autorità per i mercati finanziari Esma che ufficializza la cooperazione in materia energetica tra i due organismi Ue.
Il memorandum riguarda in particolare la collaborazione per il “meccanismo temporaneo di correzione del mercato” (Mcm, il sistema che ha introdotto il cosiddetto “price cap” al gas) e per i benchmark del settore dell’energia. Viene altresì precisato il ruolo della task force Acer–Esma costituita lo scorso ottobre per contrastare eventuali abusi di mercato.
Da ricordare che Acer ed Esma hanno pubblicato contemporaneamente la settimana scorsa i loro report sul Mcm, in cui si sottolinea che “finora non sono stati individuati mutamenti nel trading di derivati del gas” o “modifiche significative nella gestione del rischio da parte delle controparti centrali (Ccp) o nei requisiti di margine” attribuibili “in modo inequivocabile e diretto” al meccanismo temporaneo di correzione del mercato.