Quotidiano Energia - Nuovo allarme dell’Aie sugli investimenti mondiali nell’upstream del gas, in declino dallo scorso decennio. In vista della riunione dei ministri dell’Energia del G7, in programma il 15 e 16 aprile nella città giapponese di Sapporo, l’Agenzia ha pubblicato un nuovo rapporto in cui la spesa necessaria di qui al 2030 per garantire adeguate forniture di gas è stimata tra 200 e 280 miliardi di dollari all’anno: un livello ben superiore al minimo di 100 mld $ registrato nel 2020.
L’Aie utilizza per le sue previsioni gli scenari del World Energy Outlook 2022 pubblicato lo scorso ottobre: Stated Policies (Steps) che considera le sole misure approvate sinora dai Governi, Announced Pledges (Aps) in cui si includono anche le politiche annunciate e Net Zero Emissions (Nze) che presuppone una traiettoria in linea con le emissioni zero nette al 2050.
In tutti gli scenari l’aumento della domanda globale di gas sarà inferiore a quello del periodo 2010-2021 (in media +2,2% all’anno).
Nello Steps la domanda salirà dello 0,4% all’anno tra il 2021 e il 2030, quando raggiungerà i 4.400 mld mc (livello che resterà più o meno invariato fino al 2050). Nello scenario Aps si registrerà invece una contrazione nel confronto con il 2021 di quasi il 10% al 2030 e del 40% al 2050, mentre nello Nze si avrà un declino dai 3.300 mld mc del 2030 a 1.200 mld mc nel 2050.
Nonostante una domanda di gas stabile o in calo a seconda degli scenari, l’organismo con sede a Parigi indica la necessità di ulteriori investimenti per compensare il declino produttivo dei giacimenti. Al momento sono stati approvati progetti upstream che porteranno a una produzione di gas pari a 400 mld mc all’anno entro la fine del decennio, cui si dovranno però aggiungere altri 720 mld mc all’anno se si considera lo scenario Steps e 500 mld mc all’anno nel caso di Aps. E anche nello scenario Nze, sebbene il calo della domanda andrà di pari passo con la riduzione della produzione, serviranno nuovi investimenti negli asset esistenti e per sviluppare i progetti approvati.
Tradotte in cifre, le proiezioni dell’Aie portano a investimenti per 280 mld $ all’anno nello scenario Steps, 240 mld $ all’anno in quello Aps e 200 mld $ all’anno nello Nze.
Nel rapporto (disponibile in allegato), l’Agenzia lancia infine un avvertimento al G7: “Non bisogna dare per scontato che una riduzione del ruolo del gas sia una buona notizia per la transizione energetica”. Infatti, almeno un quarto della revisione al ribasso della domanda prevista dal World Energy Outlook 2022 rispetto allo stesso report del 2021 “è dovuto a prezzi del gas superiori a quelli di carbone e petrolio”.