Quotidiano Energia - Un incontro con il ministro dell’Ambiente e sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e con il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga per esporre le richieste delle parti e “proporre soluzioni che possano ridare centralità e slancio al settore idroelettrico”.
È quanto chiedono le Segreterie nazionali di Filctem, Flaei e Uiltec unitamente a Elettricità Futura e Utilitalia, in una lettera inviata il 19 maggio nella quale sottolineano “le gravi criticità provocate dalla scadenza delle concessioni idroelettriche”. Con il conseguente “rallentamento degli investimenti” e la messa in discussione del “futuro di questo importante asset del sistema elettrico nazionale”.
Dopo varie vicissitudini, compresa una procedura di infrazione europea ora ritirata, rimarca la missiva, “permane una situazione legislativa che porterebbe in tempi brevissimi alla indizione di gare ad evidenza pubblica per la riassegnazione delle concessioni oggi in essere, con il concreto rischio che dette concessioni possano essere assegnate a soggetti di altri Paesi nei quali peraltro non vengono svolte analoghe gare”.
Inoltre, affermano sindacati e operatori, il settore idroelettrico “sta fortemente soffrendo del calo della produzione dovuto alla scarsa idraulicità di questi anni (produzione 2022 in calo del 40% rispetto ad anno precedente)”.
Le parti sociali del settore con un lavoro comune hanno quindi “definito una serie di proposte per affrontare queste criticità”, con l’intento di “smuovere l'inerzia delle istituzioni nell'affrontare questo tema così urgente”.
Va ricordato che circa due settimane fa il ministro Pichetto Fratin ha sottolineato la necessità di “una norma che permetta fin d’ora di riassegnare (non uso il termine prorogare) le concessioni in un termine congruo, tale da consentire gli investimenti”.