Quotidiano Energia - Sono stati scelti i commissari che dovranno occuparsi della diffusione delle rinnovabili negli edifici militari e in quelli della difesa. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il 18 maggio ha firmato il decreto che dà attuazione a una norma inserita nel DL Energia (n.17/2022) e poi modificata con il DL Aiuti quater (n.176/2022), il primo del Governo Meloni su rincari ed energia.
Il provvedimento, nato nel pieno dell’emergenza energetica del marzo 2022, prevede che il ministero della Difesa contribuisca “alla resilienza energetica nazionale”. L’indicazione è che il ministero, anche tramite Difesa spa, affida “in concessione o utilizza direttamente i beni del demanio militare o a qualunque titolo in uso al medesimo ministero, inclusi gli immobili individuati quali non più utili ai fini istituzionali e non ancora consegnati all’Agenzia del demanio o non ancora alienati, per installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili”. E per farlo può ricorrere anche ai fondi del Pnrr. I soggetti coinvolti possono anche costituire comunità energetiche con altre PA centrali e locali per impianti superiori a 1 MW, avendo la facoltà di accedere ai regimi di sostegno. Successivamente, il Governo Meloni ha aggiunto alcune modifiche come la figura dei commissari e che i siti individuati “possono ospitare sistemi di accumulo energetico senza limiti di potenza”.
Gli edifici coinvolti e i commissari nominati
Le installazioni Fer potranno avvenire in quei luoghi che sono destinati alla difesa nazionale. Si parla perciò di caserme, ma – per quanto riguarda il demanio militare – anche di fortezze, porti e aeroporti militari, ferrovie, funivie militari, ricoveri antiaerei, installazioni missilistiche, linee fortificate e trincerate. A gestire questo processo sarà il generale Michele Sirimarco, che dall’8 giugno 2023 sarà ad ogni effetto il “commissario speciale”. Ad affiancarlo ci saranno due vice commissari: l’ingegnere Mauro Mallone, DG della direzione generali incentivi energia del Mase, e l’architetta Esmeralda Valente del Mic.
I commissari avranno una serie di compiti, tra cui quello dell’individuazione dei siti. Innanzitutto dovranno dare priorità a quelli che si trovano nelle vicinanze delle utenze della difesa più energivore. Dovranno poi rispettare i criteri delle aree idonee del D.Lgs 199/2021 e dare precedenza agli immobili ammessi al Prepac. Dal punto di vista organizzativo, invece, si relazioneranno con le Forze Armate, Arera, Gse, Terna e altri soggetti pubblici. Parleranno poi con il ministro per il Pnrr (Fitto), convocheranno la Conferenza dei servizi quando è necessario acquisire le intese, e daranno gli indirizzi anche per la realizzazione delle Comunità energetiche. Infine, faranno un resoconto entro la fine dell’anno.