/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il climate change rivoluziona lo stile di vita, ecco sei cambiamenti già avvenuti

Il climate change rivoluziona lo stile di vita, ecco sei cambiamenti già avvenuti

Dalle Cool-cations, vacanze a caccia di fresco, alla moda traspirante

28 maggio 2024, 14:19

(di Agnese Ferrara)

ANSACheck

Super Tree di Singapore, gioiello della tecnologia per difesa dell 'ambiente @Annie Spratt Unsplash - RIPRODUZIONE RISERVATA

La notizia delle signore agée dell’associazione svizzera ‘Senior women for climate protection Switzerland’ che hanno vinto la causa climatica contro il proprio Stato alla Corte europea per i diritti umani chiedendo misure concrete di contrasto ai cambiamenti climatici che minacciano il loro diritto alla vita, ha fatto il giro del mondo. Con un pianeta ‘surriscaldato’ , in attesa di un cambio di passo sul fronte dei consumi energetici, stiamo cambiando abitudini. Questo è l’anno di svolta, molte cose stanno cambiando sul fronte del nostro stile di vita e dei nostri bisogni: dall’acquisto di case (i ricchi abbandonano le ville al mare preferendo quelle sulle vette) alle vacanze (in calo la scelta di località marine del meridione, cresce l’interesse per luoghi più freschi e le vacanze ‘fuori stagione’), dalla progettazione di case e quartieri (vernici assorbenti, più aree d’ombra e aree di fiumi cittadini per il nuoto selvaggio rinfrescante) ai vestiti (in aumento i tessuti smart rinfrescanti) e ai dispositivi da indossare (che monitorano i picchi di calore). Fino al nuovo trend beauty senza sole (attività fitness dopo il tramonto come lo yoga con la luna che soppianta quello al sole che sorge, Spa con trattamenti ghiacciati e creme di bellezza contro il climate change).

Un po’ di dati dal Global Wellness Institute californiano (Gwi) nell’ultimo report mondiale sui trend del benessere 2024: il 2023 è stato un anno da record per il caldo, accentuato anche dai vasti incendi succedutosi in Grecia, Canada e Hawaii, delle piogge torrenziali cadute in Libia e del ciclone tropicale ‘Freddy’ abbattutosi in Mozambico e Madagascar. Più di 70.000 persone sono morte per il caldo eccessivo in Europa la scorsa estate, secondo una ricerca del Barcellona Institute for Global Health e si stima che in UK le morti correlate al caldo aumenteranno del 257% entro il 2050. Un report pubblicato su The Lancet il novembre scorso attesta che le morti correlate al gran caldo per gli over 65enni sono già aumentate dell’85% rispetto agli anni ’90. Per non parlare del sole a picco che colpisce la pelle diminuendone le difese.

Ecco, nel dettaglio,  6 principali cambiamenti concreti legati al 'climate adaptive wellness' già in atto nel mondo, Italia inclusa.

1.  Andiamo a caccia di vacanze più fresche
Secondo le proiezioni dell’Unione Europea al 2023, all’aumento della temperatura media di 3°C o 4° dei prossimi anni corrisponderanno un calo del 10% del numero dei turisti estivi nelle regioni costiere meridionali dell’Europa e un aumento della domanda del 5% verso le coste settentrionali del Vecchio Continente. Nelle aree di riscaldamento più netto corrisponde già una modifica dei periodi prescelti per fare le vacanze a favore di una totale ‘destagionalizzazione’ . Ad agosto si cominciano a preferire la primavera, l’autunno e l’inverno con la bassa stagione che in futuro potrebbe diventare alta.

“Nelle aree di cambiamento climatico più significativo si prevede un impatto maggiore sulla domanda turistica, ad esempio una diminuzione del 9,12% per le isole Ioniche greche e un aumento di circa il 16% della domanda per il Galles occidentale. Le perdite maggiori, superiori al 5%, sono previste negli anni a venire nelle regioni di Cipro, Grecia, Spagna, Italia e Portogallo mentre i guadagni maggiori, superiori al 5%, si prevedono in Germania, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito”, - si legge nel report del polo scientifico dell’UE pubblicato a luglio del 2023. Il borsino delle vacanze lontane dal caldo vede anche un incremento di circa il 9% della domanda di vacanze in aprile ed un calo fino al 5,72% della domanda di vacanze nel mese di luglio nelle aree più colpite dal solleone.

“Il nostro pianeta sta sconvolgendo i viaggi, con persone che si allontanano dai tradizionali “punti caldi”, scambiando spiagge e deserti con le montagne, il Mediterraneo con la Scandinavia e le vacanze estive con quelle autunnali o primaverili, in un movimento verso quelle che vengono chiamate “cool-cations” – confermano gli analisti del Global Wellness Institute californiano nel report sui trend del wellness mondiale 2024. – il network di viaggi di lusso Virtuoso evidenzia che l’82% dei propri clienti sta chiedendo destinazioni con climi più moderati questo anno e la piattaforma digitale tra le più usate, Booking.com, evidenzia che il 42% dei viaggiatori inglesi dichiara che il cambiamento climatico sta influenzando le loro destinazioni e il 43% sveglie località più fresche”.

2. La montagna batte il mare per i più ricchi
Nel frattempo gli ultra-ricchi stanno cercando una via di salvataggio per evitare il grande caldo trasferendosi in massa verso i climi invernali delle Alpi. Alle ville sulle coste colpite dalle ultime estati torride del mediterraneo o californiane,  i Paperoni cercano di comprare chalet di montagna , in particolare in Francia ed in Svizzera, - segnalava recentemente il magazine di economia globale Fortune. Certamente anche sulle vette i segni del cambiamento climatico si fanno notare ma in modo meno evidente. Fattorie abbandonate e borghi nelle campagne del nord Europa, cottage e rifugi sulle vette alpine e attenzione a caratteristiche di autonomia e 'resistenza' della proprietà dagli agenti atmosferici sono tra i nuovi benefit più ricercati da chi può spendere una fortuna.  La Bretagna e la Normandia al posto della Provenza, oppure la spagnola Saint Sebastian al posto di Marbella, ad esempio - segnalavano alcuni agenti immobiliari francesi al Financial Times.     

 3Alla ricerca di rimedi per rinfrescare le case
“Con un pianeta sempre più schiacciato dal calore, che comporta enormi rischi per la salute fisica e mentale, stiamo assistendo allo sviluppo di un nuovo “benessere adattivo al clima”, - segnala il Global Wellness Institute che evidenzia l’arrivo di una ondata di innovazioni in grado di ‘raffreddare i nostri corpi, le nostre case e le nostre città’ escludendo l’uso costante e deleterio dell’aria condizionata accesa giorno e notte.

“Gli approcci al raffreddamento saranno una questione prioritaria nell’architettura e nel design. Non si punta all’aria condizionata ma si riscoprono anche vecchi sistemi di difesa dal caldo, come più spazi verdi, coperture arborea e giardini sui tetti; materiali da costruzione ad alta tecnologia e vernici termo-riflettenti per strade e tetti, - spiegano gli autori – Il design anti-calore provenienti da luoghi storicamente caldi come il Medio Oriente è già in atto come l’aggiunta di sistemi hitech ‘ad ombrello’ che si aprono per difendere le vetrate dei grattacieli dal solleone come al building del quartier generale della Siemens Middle East e alle Al Bahr Towers di Abu Dhabi, costruiti con sistemi di ‘ombreggiatura adattiva’ esterna per minimizzare l’impatto dei raggi del sole durante il giorno, un po’ come all’Istituto del Mondo Arabo di Parigi che risale agli anni ’80 e che usa aperture meccaniche esterne che si aprono e si chiudono in risposta ai raggi solari.

E poi finestre orientabili e apribili e la riscoperta delle piante per la creazione di giardini sulle terrazze e sui tetti per mitigare il rischio del caldo e rendere le città meno bollenti. La start-up israeliana SolCold in accordo con la Wolkswagen, produce vernici riflettenti che assicurano un mantenimento dell’abitacolo delle automobili più fresco e gli scienziati della Purde University (USA) hanno messo a punto la vernice più bianca al mondo che riflette il 98% dei raggi solari abbassando la temperatura anche fino a 9 gradi Fahrenheit di giorno e di 19 gradi la notte. Gli esempi sono moltissimi e come non citare gli iconici ‘Super Trees’ di Singapore, nel parco naturale Gardens by the Bay, giardini verticali che svolgono tantissime  funzioni, come piantare, ombreggiare e funzionare come motori ambientali per i giardini sottostanti, veri gioielli di tecnologia per la difesa dal caldo.

4.  Nuoto selvaggio per vincere il calore
“Le città stanno ripensando tutto, costruendo anche centri di raffreddamento e piscine pubbliche e alcune gestioni si stanno affrettando a ripulire i loro corsi d’acqua per consentire alle persone di nuotare liberamente, un’incredibile linea di difesa dal caldo”, spiegano gli analisti Gwi.

Nel Regno Unito è il momento del ‘wild-swimming’  con centri di nuoto selvaggio e di nuoto sviluppati in nuove aree da Londra a Hackney e con la crescente pressione della popolazione per ripulire il Tamigi per poterci nuotare. Monaco ha creato 19 stazioni di purificazione lungo i fiumi che disinfettano con i raggi solari, eliminato sistemi di argini in cemento a favore di quelli verdi ed erbosi, così le persone possono tranquillamente praticare il ‘nuoto selvaggio’. Urbanisti e architetti da Singapore a Seul stanno lavorando al nuovo progetto per New York ‘+Pool’ per lo sviluppo di un aree nuoto in zone delineate e con filtraggio dell’acqua nell’East River di Manhattan. Melbourne sta lavorando su una catena di punti di nuoto selvaggio lungo il fiume Yarra e Parigi, con le Olimpiadi che si terranno a breve si sta impegnando in un progetto incredibilmente complesso (da 1,5 miliardi di dollari) per aprire fino a 23 siti di nuoto selvaggio sulla Senna e suoi affluenti entro il 2025. “Avremo anche bisogno di più piscine pubbliche, la maggioranza sono private e insufficienti in molte città - spiegano gli analisti Gwi.

5.   Vestiti rinfrescanti e fitness senza sole o nel ghiaccio
In aumento i progetti per la realizzazione di indumenti rinfrescanti con tecnologia intelligente. Diventeranno presto mainstream, così come i dispositivi indossabili che monitorano gli indicatori di calore del corpo, dalla temperatura interna all’idratazione agli elettroliti.  Segue il trend anche il wellness adattato al clima e in chiave notturna come le classi di yoga con la luna piena, la meditazione serale (dopo il tramonto) e rituali Spa a partire dalle ore 21. Il mega trend di immersioni in acqua ghiacciate, incluse le vasche per la crioterapia e i bagni di ghiaccio continuerà a crescere: “Cambieranno così tante cose nello spazio del benessere tradizionale, da una nuova attenzione al ruolo della terapia del caldo/freddo nella termoregolazione del corpo all'aumento della programmazione di "benessere notturno" negli hotel e resort, dall'osservazione delle stelle al relax completo”.

6.   Boom rimedi beauty ‘climate adaptive’
In aumento sensibile le creme beauty di stampo ‘climate-adaptive’ : “Man mano che il clima cambia, cambiano anche le esigenze di cura della pelle. Già, il mercato degli ingredienti antinquinamento si stima che valga 918 milioni di dollari e dovrebbe raggiungere i 2 miliardi di dollari entro il 2033” si legge nello studio Gwi.

I principali brand della cosmesi hanno già messo in commercio sieri e creme mirate alla protezione da condizioni meteorologiche estreme.  Nascono brand dedicati al fenomeno come Geoskincare, con prodotti adattati al clima o all’area geografica specifica e che tengono anche conto di fattori come la temperatura, e livelli di umidità e l’inquinamento. In Giappone è stato anche coniato un termine, yuragi-hada, per descrivere una neonata sensibilità della pelle causata da fattori stagionali o ambientali e in parte dovuti agli effetti del clima pazzo.  

Anche la linea Augmented Skin di Prada, lanciata nel 2023, utilizza la “tecnologia della pelle adattiva” per aiutare la capacità di recupero intrinseca della pelle nel difendersi e il marchio italiano Comfort Zone ha progettato la linea idratante Hydramemory  anche per combattere i cambiamenti del microclima e prevenire la secchezza da stress ambientale. E’ americano il brand Pour Moi con la linea ‘Smoke Alarm’ ideata per proteggere la pelle dallo stress ossidativo causato dal fumo e dagli incendi. Anche il brand svizzero Filorga punta alla difesa dagli sbalzi climatici e dall’inquinamento delle grandi città con sieri protettivi per la vita urbana come Hydra-Aox a base di potenti anti-ossidanti. Anche il colosso giapponese Shiseido arricchisce sieri e creme di molecole di difesa dal clima, inoltre idem Clé de Peau Beauté, Skinceuticals e molte altre company specializzate in skincare. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza