In Italia ci sono almeno 4 milioni di diabetici: il diabete di tipo 1 - detto anche insulino-dipendente o autoimmune - colpisce 500mila persone, il diabete di tipo 2 oltre 3 milioni e mezzo. Ma c'è un'ampia fetta di persone con diabete di tipo 2 (circa il 30%) che non sa di avere la malattia, per cui il numero complessivo di pazienti diabetici italiani potrebbe superare complessivamente i 5 milioni.
Sono i dati resi noti in occasione della Giornata Mondiale del diabete che si celebra il 14 novembre, in un incontro organizzato da Diabete Italia Onlus insieme a Motore Sanità, con il sostegno di Sanofi, Novo Nordisk, AstraZeneca e MSD.
La diffusione della malattia è in aumento: secondo il Rapporto 2020 di 'Health Search' (Istituto di Ricerca Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie SIMG), riferisce Claudio Cricelli, presidente della Simg,I i pazienti diabetici (la prevalenza di Diabete Mellito di tipo 2) sono passati dal 7% della popolazione nel 2009 all'8% del 2018, con più pazienti maschi (8,6%) rispetto alle donne (7%).
E ancora tanti sfuggono alla diagnosi. Un punto nodale è proprio la difficoltà diagnostica, spiega Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia che, nel caso del diabete giovanile, può ancora fare vittime in Italia: "più o meno ogni anno - sostiene - purtroppo, si presentano casi di minori ai quali non era stata diagnosticata la malattia diabetica e che sono deceduti".
La giornata mondiale, con lo slogan 'The nurse makes a difference', è dedicata quest'anno al ruolo chiave dell'infermiere nella gestione del diabete, sin dalla diagnosi, ricorda Nervo; nel caso del diabete 1 è importante riconoscere i segnali della malattia, che sono sete e minzione eccessive.
Restano però ancora troppe le persone, bambini e adulti che non sanno di avere la malattia: per combatterla nel migliore dei modi è ormai riconosciuta da tutti l'importanza di rivolgersi a un team multidisciplinare completo, dal diabetologo al medico di base, dallo psicologo al podologo, ma la figura dell'infermiere deve fare da collante nel percorso di cura che il paziente deve affrontare per sconfiggere il diabete.
L'infermiere, in considerazione del fatto che l'attenzione e le risorse si focalizzano obbligatoriamente sulla pandemia Covid-19, deve essere oggi il professionista indispensabile e determinante, oltre che nella gestione, nella prevenzione e nell'informazione, deve esserlo nel riconoscimento precoce delle emergenze.