(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Dolori articolari persistenti, emicrania, rigidità nei movimenti, stanchezza: sono i sintomi di alcune patologie reumatologiche che possono richiedere fino a sette anni per essere individuate. La diagnosi infatti è spesso tardiva in queste malattie. Di fronte a questa vera e propria emergenza la Sir, la Società italiana di reumatologia, lancia la prima campagna nazionale sulla diagnosi precoce, con l'obiettivo di raggiungere milioni di cittadini ancora ignari della propria patologia per indirizzarli al reumatologo, ricevere la corretta diagnosi e, se è il caso, la giusta terapia. La campagna coinvolge direttamente i farmacisti, attraverso un accordo con Federfarma Servizi.
"Le malattie reumatologiche sono oltre 150, e in Italia interessano 5 milioni di persone, causando a chi ne è affetto dolori e problematiche talvolta invalidanti, tanto che ben il 40% dei pazienti colpiti deve rinunciare al lavoro e un altro 30% è costretto a ridurlo - spiega Roberto Gerli, presidente nazionale della Sir - Un intervento tempestivo che miri a tenere sotto controllo le patologie nelle loro prime fasi può però permettere di condurre una vita normale".
L'artrite reumatoide viene individuata anche uno o due anni dopo l'esordio dei sintomi, per la spondilite anchilosante il paziente può aspettare fino a cinque anni, e per la fibromialgia ce ne vogliono addirittura sette. Si tratta di patologie potenzialmente invalidanti, che è fondamentale diagnosticare in tempo: quando non vengono riconosciute possono infatti causare danni irreversibili. "Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto della Sir - sottolinea Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi - Come farmacisti ogni giorno intercettiamo persone che soffrono di diverse patologie, ignorandone la vera causa. Consumano dosi importanti di analgesici ma senza risultati tangibili e soprattutto senza un chiaro inquadramento.
È quindi fondamentale dialogare con loro e spiegare l'utilità di una visita con il reumatologo". "È determinante che le società scientifiche si impegnino per lanciare progetti di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e bene ha fatto la Sir a promuovere questa campagna sulla diagnosi precoce - afferma Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute - Come Ministero siamo sempre impegnati per favorire il dialogo fra specialisti e cittadini, utile per garantire anche la sostenibilità del sistema sanitario nazionale". (ANSA).